La Passerina è un antico vitigno probabilmente originario delle Marche, ma ad oggi viene anche coltivato in Abruzzo, Emilia Romagna e Lazio. Il suo nome deriva dal fatto che i passeri manifestano una particolare predilezione per le sue uve. Questo vitigno ha un’elevata produttività, tanto che veniva anche chiamata “Cacciadebiti”, “Scacciadebiti” o “Uva d’oro”. La Passerina spesso viene confusa con il Trebbiano toscano.
Località geografica: Marche
Epoca di maturazione: tardiva, II decade di ottobre
Patogeni | Clone |
Botrite | Resistente |
Oidio | Normale |
Caratteristiche Ampelografiche:
- Foglia media, pentagonale, pentalobata; pagina superiore verde scuro, glabra e opaca; pagina inferiore verde chiaro e vellutata; lembo con leggera bollosità, a gronda; lobi revoluti e a gronda; denti molto pronunciati e irregolari
- Grappolo grande, tozzo, piramidale o conico, alato, mediamente compatto
- Acino grande, sferoidale; buccia pruinosa, spessa e consistente, di colore giallo; polpa a sapore neutro